Il sindaco Luigi Di Fiore scende in campo a difesa della sua Pubblica Amministrazione. Lo fa con un pubblico post su Facebook con cui rimanda al mittente le accuse del neonato movimento politico “Uniti per Rignano”.
Ecco la nota del primo cittadino.
Leggo con estrema curiosità il comunicato stampa lanciato da questo “nuovo” movimento “politico e civico” denominato “Uniti per Rignano“. A me sembra tanto un vecchio scritto recuperato da un cassetto impolverato, magari datato 20 gennaio 1982. Come è possibile che in questi 5 anni in cui ho avuto l’onore di guidare questa Amministrazione, le uniche idee, giunte da coloro che all’improvviso si autocelebrano come i paladini della giustizia, dell’economia, della modernità, dei giovani e delle tradizioni, si possano riassumere in queste 3 domande: “perché non sistemate le pensiline”?, “perché non dici al Sindaco di San Marco di regolare i parcheggi all’incrocio per Rignano?”, “perché non ancora ristrutturate i bagni pubblici?”, oltre a screditare l’infinità di cose che questa Amministrazione ha prodotto e sta producendo. In cinque anni, in diversi settori, abbiamo accorciato di parecchio un divario immenso rispetto a realtà virtuose e al passo coi tempi, incassando complimenti da ogni dove. Il nostro percorso, nonostante più di due anni in cui la pandemia ci ha bloccati e abbiamo dovuto, per forza di cose, dare precedenza alla salute e al contrasto di imponenti problemi sociali così da non dimenticare nessuno, era improntato a porre delle basi (vi assicuro che in cantiere non ho trovato niente di niente), senza le quali non si aveva nessuna possibilità di sviluppo. Abbiamo lavorato a testa bassa, certi di quello che si stava facendo e i risultati, aldilà delle chiacchiere, sono ben visibili. Ora possiamo procedere con la seconda fase: quella più delicata, più avvincente, più dura, ma allo stesso tempo che darà soddisfazioni e benefici alla comunità. Sempre se riterrete di rinnovarci la vostra fiducia. Accetteremo ogni risultato con serenità e, soprattutto, con la coscienza pulita, certi della bontà e del lavoro svolto. E ora un pensiero lo devo ai giovani: ora più che mai c’è bisogno di voi. Avvicinatevi alla politica, quella sana, che non promette posti di lavoro e non vi illude. Ma che vi ascolta ed elabora insieme a voi idee e programmi per garantire un futuro alla nostra comunità. Non lasciamoci sfuggire questa preziosa opportunità, insieme possiamo fare grande Rignano. “Il cambiamento non cambia la tradizione, la rafforza. Il cambiamento è una sfida e un’opportunità, non una minaccia”.
Luigi Di Fiore, sindaco di Rignano Garganico
Giornalista, scrittore ed Infermiere. Dirige il quotidiano sanitario nazionale www.assocarenews.it.