Si continua a soffrire per l’annunciata chiusura dell’unico sportello della banca a Rignano Garganico. Servizio, quest’ultimo, assicurato puntualmente da decenni dalla BCC di San Giovanni Rotondo, diretta egregiamente dal commercialista Giuseppe Palladino della medesima città.
Nei tempi floridi, ossia quando aveva come clienti un gran numero di risparmiatori e un efficiente servizio di riscossione, bancomat compreso, veniva garantito quotidianamente, grazie ad impiegati preparati e disponibili, compreso il dirigente di sede. L’ultimo dei quali, ne aveva accresciuto addirittura la clientela, grazie alla sua personale empatia, fatta di pazienza e comprensione, compreso un pizzico d’affetto, avendo come moglie una discendente rignanese.
Lo sportello bancario in parola era nato per far fronte al vuoto lasciato da una banca fallita, di cui si parlò a lungo e in malo modo anche sulla stampa. E questo per aver prima ingannati centinaia di paesani, in gran parte emigranti pensionati, artigiani e coltivatori diretti, con la promessa di alti interessi, e poi traditi, avendo svuotato le loro tasche per circa tre miliardi delle vecchie lire.
Quindi, ci fu una gran lavoro di semina e convincimento dell’apertura della nuova banca, a cui hanno contribuito validi impiegati e direttori lungimiranti. Il di più, comunque, è stato dato dal Comune, che ha tenuto costantemente presso di essa i suoi conti sia di deposito-servizi, sia di riscossione. Anzi, specie durante l’ultima presidenza dell’Istituto, il rapporto tra i due Enti fu rafforzato da iniziative di buon vicinato di grande portata, con convegni di pubblico in sala consiliare e quant’altro, compresa la realizzazione da parte della Banca della prima ed unica Statua di San Pio, inaugurata a furore di popolo qualche anno fa nell’omonima piazza ubicata nel nuovo e funzionale quartiere di Montesacro.
Infine, ci ha portato all’interno dell’atrio il Defibrillatore Semiautomatico per intervenire in caso di Arresto Cardiaco Improvviso (donato da privati).
Ed è per questo che la notizia dell’imminente chiusura dello sportello è stata accolta come un fulmine a ciel sereno dalla cittadinanza e dallo stesso sindaco, Luigi Di Fiore, perché metterebbe in cattiva luce il complesso di opere e di iniziative concluse, in corso o progettato per milioni di euro tese a migliorare i servizi e soprattutto ad abbellire il paese (Ripa-Belvedere, Centro storico, Corso Roma, Piazza e quartiere San Rocco, rete fibra ottica,ecc.), dotandolo di tutte quelle attrattive necessarie per l’agognato decollo turistico della cittadina, grazie alle sue suscettibilità ambientali e culturali, compreso il Museo sul Paleolitico di Grotta Paglicci, da poco aperto, considerato uno dei siti e collezioni tra i più importanti d’Italia e del mondo.
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Giornalista, scrittore e storico. Ha al suo attivo una cinquantina di pubblicazioni su tradizione, archeologia e storia locale.