Le aziende produttrici, le aziende informatiche, gli alunni delle scuole, le associazioni, le organizzazioni no profit e i singoli cittadini chiedono da tempo l’inaugurazione e l’attivazione della fibra ottica a Rignano Garganico, ma tutto tace.

I lavori di cablaggio della cittadina, a quanto si è appreso, sarebbero terminati da tempo, ma per via di un “disguido tecnico” tra la Telecom Italia e la ditta esecutrice dei lavori il servizio (che si attende dall’estate 2021) non parte.

Di contro continuano ad esserci cittadini di serie B (quelli di Rignano) e cittadini di serie A (quelli delle vicine San Marco in Lamis e San Giovanni Rotondo). L’apartheid digitale continua inesorabile e non c’è modo di risolverlo al momento. Le attuali linee, sia fisse, sia mobili, non riescono a soddisfare le richieste di sapere e di impresa dei locali.

Pertanto si approfitta di questa sede per chiedere alla Pubblica Amministrazione (maggioranza e opposizione) di farsi interprete delle esigenze di connessione della popolazione e di intervenire con celerità nei confronti di Telecom Italia (possibilmente tutti i giorni), anche mediante proteste e manifestazioni all’uopo.

Per onor di cronaca va detto che il sindaco Luigi Di Fiore è più volte intervenuto sulle aziende interessate per capire come risolvere l’inghippo tecnico e permettere ai rignanesi di navigare in libertà, ma finora nulla si è mosso.

Continueremo a parlare dell’argomento finché non si giungerà alla soluzione.

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Di Angelo Riky Del Vecchio

Giornalista, scrittore ed Infermiere. Dirige il quotidiano sanitario nazionale www.assocarenews.it.

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