Anche i giovani sammarchesi sono pronti a scendere in campo come protagonisti alle amministrative. E questo a loro modo per migliorare la loro città. Alcuni hanno già scelto la lista civica o politica che sia. Altri, sono in procinto di farlo a breve scadenza.
Tra questi, c’è anche Luigi Mossuto, forse il più noto e politicizzato, nonostante abbia appena 25 anni compiuti, di cui si dirà meglio più avanti. Quest’ultimo, alla nostra richiesta di saperne di più sugli interessi dei giovani e di lui in particolare, ci ha risposto subito:
“ Dopo gli studi ho deciso di restare nel mio paese per dare il mio contributo al suo sviluppo socio-economico. E questo per reagire al luogo comune – ha aggiunto – con cui ci dipingono spesso i media. Voglio che si parli anche della San Marco bene ha spiegato – quella che ha dato al mondo tante personalità importanti, a cominciare dal grande letterato Joseph Tusiani, per finire all’architetto Antonio Pio Saracino, noto per le sue opere artistiche realizzate in tante parti del mondo, non ultimo l’arco della “Via sacra langobardorum”.
Monumento lo stesso, ideato e donato alla nostra città, per significare la sua posizione di porta del Gargano, per antonomasia. Lo è, avendo, come anticipo e prosieguo del suo percorso turistico, i due conventi di Stignano e di San Matteo, nonché subito dopo la tomba di San Pio in San Giovanni Rotondo e San Michele Arcangelo in Monte Sant’Angelo”. Ma anche perché si possa parlare di San Marco in maniera positiva su altri fronti, per le sue innumerevoli manifestazioni ed eventi che fanno capo alla sua tradizione, come per esempio le fracchie. In qualità di già presidente della pro-loco di Borgo Celano, in caso di mia elezione a consigliere comunale , mi prometto di dare una mano a chi punta per rialzare il loro destino”.
Scusa, perché non ci parli un po’ della tua esperienza in campo sociale? So che sei stato un po’ precoce.
“Sono nato a San Marco in Lamis il 19 marzo del 1996. Dopo gli studi ho deciso di restare nel mio paese per dare il mio contributo per il progresso della collettività. Credo che noi giovani dobbiamo riprenderci quello che le generazioni passate ci hanno tolto. Sono una persona – ha continuato – che ama stare a contatto con la gente. Ciò si deve forse anche al lavoro che svolgo in Agenzia di Viaggi.
Ma quali sono state le tue esperienze nello specifico? “ A 17 anni sono stato eletto – ha sottolineato con orgoglio – segretario cittadino di partito”. Si dirà il più giovane d’Italia, come lo erano un po’ tutti quelli della generazione del ‘68 e del decennio successivo, allorché la politica era arrivata – a quanto appreso – non solo alle Università, ma anche alle Superiori e forse anche alle medie. Dopo tutto è stato cancellato, anche con l’arrivo di Tangentopoli , la morte dei partiti e la delega piena all’impalpabile società civile. Si spiega così la mia adesione ad un partito controcorrente.
Quali sono state le altre tappe più importanti della tua vita?
“ A 22 anni – ci ha risposto – fui eletto presidente di pro loco anche qui tra i più giovani d’Italia . Quindi mi sono buttato- ha ribadito con una punta di orgoglio – alla TV e ai programmi in streeming. Ho presentato varie trasmissioni dal 2014 ad oggi, di attualità come Start Week; Luigi Mossuto Talk, Uno sguardo tra i giornali, la Chat Idee e Confronto, Caffé quotidiano, programma di promozione del territorio come Life Gargano e il Talent garganico Borgo Talent, giunto alla sua IV edizione su TV Gargano.
Qual è la la vera molle che ti spinge ad una scelta così impegnativa?
“E’ con forte senso di responsabilità e di amore per la mia San Marco – ha spiegato – e con tante energie da spendere per la comunità, che ho deciso di scendere in campo. Non è più il tempo di restare a guardare dalla finestra – ha evidenziato – ma di reagire e riprenderci la San Marco delle energie migliori, oggi in una situazione stagnante sotto il profilo economico,demografico,sociale e culturale. Mi faccio interprete – ha chiarito – anche della voglia di fare di tanti altri giovani, ai quali dico : impegnamoci a costruire insieme il futuro della nostra città con idee e figure nuove, per la San Marco che verrà.
Non possiamo assolutamente restare a guardare i professionisti della politica che continuano ad essere miopi e poco lungimiranti, quelli stessi che da circa trent’anni hanno governato e portato la nostra città al dissesto del bilancio e al nullismo. In caso di elezione – ha riepilogato – cercherò di fare il mio meglio per la città che amo più della mia vita stessa, perché qui stanno le mie radici.
Ecco perché mi prometto in futuro – ha concluso – non di buttare via la storia, così come fanno tanti altri poveri di idee, ma di analizzarla e di portare avanti le idee migliori dei nostri padri”.
Giornalista, scrittore e storico. Ha al suo attivo una cinquantina di pubblicazioni su tradizione, archeologia e storia locale.