Anche il Comune di Rignano Garganico si schiera contro la immotivata chiusura de La Gazzetta del Mezzogiorno, il giornale più letto da sempre in paese. E questo, anche per merito dei suoi validi corrispondenti di ieri e di oggi.
Il primo a scendere in campo per la sua difesa è il giovane e combattivo vice sindaco, Giosuè Del Vecchio, che ha dichiarato subito tutto il suo malcontento, fortemente colpito dalla prima pagina di oggi. “Buttiamo i soldi in tante cose inutili – si è chiesto – e facciamo poco per rendere informata e colta la nostra popolazione. E’ ora di scegliere. Mi aspetto dalla Regione Puglia una mossa intelligente e mirata per salvare dalla rovina, il nostro bigliettino da visita più importante per antonomasia, La Gazzetta del Mezzogiorno. Perché – ha continuato – il Presidente Emiliano – non fa sentire la sua voce presso le sedi pubbliche competenti, a trovare anche per l’editoria alcuni milioni di euro necessari a non far morire una delle voci più importanti del Sud, semmai rivisitando il bilancio regionale e sacrificando alcune spese o progetti inutili?”.
La Gazzetta, oltre ad essere acquistata dai singoli, è l’unico giornale ad essere esposto e letto nei bar e nelle barberie. Anzi chi non ha soldi è proprio qui che va per apprendere le notizie più importanti della giornata e le discute con gli altri avventori. È una prima palestra di discussione sui fatti e misfatti della politica. Il paese ha avuto da tempi immemorabili corrispondenti fissi. Una volta capitò ad un giovane apprendista di cominciare la sua esperienza con il primo articolo. Nei giorni precedenti aveva avuto tra le mani una tesi di laurea sulla demografia a Rignano nell’ultimo secolo e saltò subito ai suoi occhi che il numero delle vedove nel primo decennio del Novecento era di gran lunga superiore a quello dei vedovi.
Si chiese il perché e scoprì che la morte degli uomini era dovuta alla maledetta ‘p’ntur’ , alias broncopolmonite. E questo capitava, perché si andava a lavorare a piedi nella piana sottostante. Dopo di che al rientro, il loro fisico era messo a dura prova dalla ripida salita. Si arrivava in cima trafelati e sudati da torcere. Quindi l’aria fredda faceva il resto. Scoppiava la febbre e nel giro di qualche giorno ti mandava al Creatore. La penicillina doveva ancora da venire.
La spiegazione, confortata dai dati e dal firmatario stesso della tesi diventato in seguito anche docente di economia presso la nostra Università, incoraggiò il neo giornalista e nel giro di poco tempo batte’ a macchina sulla tipica carta intestata e millimetrata il suo primo articolo. L’articolo piacque al redattore capo Anacleto Lupo e il giorno successivo uscì sulla prima pagina di Capitanata, col titolo “Rignano, paese delle vedove” sulla falsa riga di un antico proverbio, con tanto di foto: un gruppo di vedove addolorate, pescato dall’archivio.
Fu questo che colpì maggiormente. Tutti si affannavano ad intravedere in essa una vedova di propria conoscenza. E la lettura occupò i pettegolezzi paesani per più di qualche settimana. Insomma, La Gazzetta, è il giornale più caro ed amato da tutti i pugliesi ed ognuno ci metterebbe anche il proprio obolo privato per salvare la vita del giornale. Insomma, è da accogliere in tutto e per tutto l’appello fatto dal suo direttore Michele Partipilo – conclude il vice sindaco del più piccolo Comune del Parco Nazionale del Gargano.
Giornalista, scrittore e storico. Ha al suo attivo una cinquantina di pubblicazioni su tradizione, archeologia e storia locale.