
Concerto del duo Calò – Cusenza alla chiesa di Sant’Orsola in San Giovanni Rotondo
Ritorna a suonare la musica nella Chiesa di Sant’Orsola, nel cuore del centro storico di San Giovanni Rotondo, città di San Pio per antonomasia e una delle capitali più frequentate del turismo religioso mondiale. Questa volta si tratta di un concerto di musica popolare al suon di chitarra e violino messo su dal Duo Calò – Cusenza, valenti strumentisti del luogo. Il tutto avrà luogo Domenica 25 giugno, a cominciare dalle ore 20,30.
Il luogo prescelto per questa iniziativa non è casuale, ma è consono al tipo di musica e di storia di residenza del più antico nucleo abitato della città, tuttora ancora valido e di richiamo. La struttura è di stile secentesco, con interni ricchi di decorazioni barocche e di affreschi originali eseguiti di volta in volta da artisti famosi, non ultimo negli anni ’40 del secolo scorso dal pittore milanese Natale Penati con pregevoli opere a tempera. Pittore, quest’ultimo, riportato alla luce da un libro di arte a cura del nipote Roberto, essendosi occupato negli anni recenti di tutte le opere messe a segno dal nonno in vari centri della provincia, tra cui Manfredonia, San Marco in Lamis, e Rignano. Per la parte storica di San Giovanni Rotondo , assicurò la collaborazione il compianto Antonio Salvatore Grifa, venuto meno da poco.
Delle pitture di Rignano, ne fu testimone visivo sino a qualche decennio fa, l’imprenditore Michele Caruso (scomparso), giovanissimo suo allievo e in seguito pittore pure lui del medesimo genere neoclassico del maestro. Nel paese di quest’ultimo, tra gli affreschi, che ben si conservano, vanno ricordati la scena della Crocifissione, a destra della navata centrale della rinascimentale Chiesa dell’Assunta, e a sinistra quella della Consacrazione – Comunione.
Il resto delle notizie storiche sulla predetta chiesa di Sant’Orsola, che seguono sono, invece, di Giulio Giovanni Siena, attento storico delle cose sangiovannesi in senso lato, contenute in modo esauriente nei suoi libri e in scritti sintetici sui social. Ecco il resoconto: “
“La chiesa di Sant’Orsola (detta anche “Chiesa del Purgatorio”) sorse nel XVI-XVII secolo per volontà del sacerdote don Giovanni Donato Verna che voleva affiancarvi anche un monastero per suore. Una disputa sulla proprietà, scoppiata tra i Verna ed altri, si risolse con la donazione della chiesa alla Congregazione dei Morti, avvenuta l’8 dicembre 1638.
La Congregazione acquistò molte case intorno alla chiesa, per soddisfare il desiderio del Verna, senza però riuscire a realizzare il monastero. La congregazione ha conseguito successivamente il titolo di Arciconfraternita, ottenendo il regio exequatur nel 1769.
La Chiesa di Sant’Orsola conta nei secoli diversi restauri. L’ultimo, di un decennio fa, l’ha riportata all’antico splendore.
Essa ha la facciata in stile barocco rococò e si presenta ricca di stucchi. E’ finemente affrescata da pregevoli pitture a tempera dell’artista milanese Natale Penati che frequentò l’Accademia di Brera. E’ sicuramente la chiesa antica artisticamente più interessante della città di San Giovanni Rotondo”.
Per chi ne vuole sapere di più c’è da evidenziare che data la singolare bellezza architettonica dell’opera, la stessa fu oggetto di abbellimento e di stimolo per il maxi – video documentario dal titolo “La Via della Memoria” (mandata in onda più volte in RAI) messo su alla fine degli anni ’90 dal regista Giorgio Lupo per conto di “Video Reporter”e avvalendosi dei finanziamenti, messi a disposizione dall’ ex-Crsec distrettuale della Regione Puglia, allora diretto da chi scrive. Per quanto riguarda questo territorio, il video si occupò pure di mettere in luce, oltre alla statua di San Pio del Fazzini in città , anche la “Via Crucis” di Messina del Convento – Santuario S.Maria delle Grazie.

Giornalista, scrittore e storico. Ha al suo attivo una cinquantina di pubblicazioni su tradizione, archeologia e storia locale.