Conversazione sui farmaci pro cura della BPCO, a San Marco in Lamis. Si tratta in particolare dei farmaci assunti tramite aspirazione (puff), che rientrano tra quelli usati per combattere la scomoda malattia.
La ‘chiacchierata’ formativa, che ha visto la partecipazione di una quindicina di utenti, ha avuto luogo ieri sera al terzo piano dell’ex-Ospedale “Umberto I, a San Marco in Lamis, sotto la promozione e direzione di Antonio Giuliani, specialista pneumologo, che da anni opera in questo settore per conto della Asl , che ha qui ha la sua sede distrettuale e l’ambulatorio di riferimento. Il colloquio diretto e confidenziale è uno dei tanti test che aiuta gli esperti non solo a capire e a migliorare i farmaci, ma addirittura a scoprire nuovi preparati, rapportandosi sempre al mondo scientifico di riferimento non solo italiano, ma a livello planetario. Tutto questo nella ferma convinzione che i primi medici dei pazienti sono loro stessi. Da qui la scelta di pazienti affetti da questo tipo di patologia che colpisce in massima parte i fumatori più o meno incalliti. Non a caso scoprono questo male quando ormai è troppo tardi ossia che si può fermare, ma non debellare definitivamente. Ma che cos’è in realtà questo tipo di malattia? A spiegarlo con dovizia di argomentazione ci ha pensato lo stesso Giuliani, rivelandosi da subito un affabulatore nato e anche un po’ provocatore, suscitando negli ascoltatori, oltre all’interesse, la curiosità e nel contempo le risposte esatte sul loro stato di salute sia fisico sia mentale e vitale in generale. Col termine BPCO si indica in sigla una Bronco Pneumopatia Cronica Ostruttiva, una malattia polmonare progressiva, non completamente reversibile. La BPCO è di solito evolutiva e si associa ad una aumentata risposta infiammatoria cronica delle vie aeree e del polmone. La stessa, di solito cronica ed invalidante, è assai diffusa nel mondo ed anche in Italia, ma spesso viene sottovalutata, a volte anche dallo stesso paziente, ritenendo la tosse cronica o difficoltà di respiro, come sintomi comuni e banale per un fumatore. Spesso siffatto riscontro negativo lo si ha anche nei cosiddetti fumatori passivi, quali possono essere i famigliari o coloro che vivono in ambienti dove si fuma. Fortunatamente negli ultimi tempi, tale fenomeno è in diminuzione, grazie agli interventi normativi che vietano il fumo in tutti i luoghi pubblici. Ciònonostante , a partire dal 2010, il numero degli affetti della BPCO è cresciuto in modo esponenziale. Tant’è che oggi nel mondo si contano alcune centinaia di milioni di malati di questo genere di vizio, meglio noto come tabagismo. Contribuisce anche ad accrescere le cause di morte. Infatti, nel 2014 la malattia dei fumatori è classificata come la terza causa di morte, essendo responsabile di oltre 3 milioni di decessi nel mondo. Tale numero è destinato, purtroppo, ad aumentare, a causa dell’alto tasso dei fumatori e per l’invecchiamento della popolazione.
Giornalista, scrittore e storico. Ha al suo attivo una cinquantina di pubblicazioni su tradizione, archeologia e storia locale.