Imprenditori dal cuore d’oro, anche a San Marco in Lamis. Lo fanno con donazioni di tipo vario dirette ad alleviare le ristrettezze dei cittadini dovute al Coronavirus.
In primis, mettendo a disposizione della collettività bisognosa, i 600 euro appena percepiti e accreditati dallo stato alla categoria autonoma. E questo sull’esempio di quanto già fatto qualche settimana fa nella vicina Rignano con la sanificazione radicale dell’intero paese sostenuta con uomini, sostanze e mezzi da alcuni agricoltori locali. A riportare la notizia di cronaca, questa volta, ci pensa il collega Felice Lariccia di San Marco in Lamis. Ovviamente lo fa con un articolo ad hoc, caratterizzato dalla chiarezza della forma e l’essenzialità del suo contenuto. Ecco lo scritto, diffuso non solo sui social di sua competenza e direzione, ma anche su altre testate online e cartacee, coll’intento di contagiare sul tema il più largo numero di imprenditori ed autonomi in genere : << Da ormai più di un mese ci siamo trovati chiusi nelle nostre case, in un confinamento forzato che ha interrotto la socialità fondata sull’incontro, in un bombardamento di informazioni spesso contraddittorie, ma terrificanti nei numeri, che ci iniettavano (e continuano ad iniettarci) quantità sproporzionate di timore ed angoscia. In questi lunghi momenti di pace abbiamo iniziato a capire quanto siamo fragili ed impressionabili, quanto abbiamo bisogno del contatto umano, quanto siamo esseri sociali in un ambiente che sta stranamente tornando ad essere più pulito e silenzioso. Ed è proprio in questi momenti difficili che la realtà in cui viviamo ci chiama a dimostrare i suoi veri valori, i nostri veri valori, a trovare strumenti di solidarietà per superare ed affrontare l’emergenza in corso. E così nello scorso fine settimana un paio di imprenditori sammarchesi, dal cuore d’oro, hanno messo a disposizione i loro bonus (di 600.00 euro ciascuno) per comprare un pc ad un bambino che ne aveva bisogno per seguire le lezioni on line, e una sostanziosa spesa per alcune famiglie in difficoltà (vedi foto-copertina). Ad affiancarli alcuni imprenditori della vicina San Giovanni Rotondo e l’Azienda lattiero-casearia “Del Giudice”, il tutto sotto l’attenta e fattiva supervisione della locale Associazione “San Giuseppe Moscati Laici per il prossimo”. E questa è la storia di oggi: far capire a molte persone in difficoltà che una comunità esiste intorno a loro. Forse non ne avevano percepito l’esistenza, forse ne avevano sentito parlare, ma ora toccano con mano quanto sia importante che qualcuno si interessi a loro, ascoltandole e portando loro un messaggio concreto fatto di amicizia, di vicinanza e solidarietà. Questa è la nostra comunità. Questa è la nostra comunità che ancora una volta dimostra come siano in essa radicati gli esempi e gli insegnamenti di personaggi illustri come il Medico Santo di Napoli e il nostro Servo di Dio, Mons. Matteo Nardella. Sono proprio loro che in questo momento di buio indicano a tutti la stella polare della carità che addolcisce le sofferenze di chi la riceve ma che nel contempo arricchisce il cuore di chi la pratica. Felice Lariccia>>. Confidiamo, dunque, nell’esempio e bontà di questi due grandi uomini e soprattutto nella loro intercessione, affinché il Padre Nostro ci liberi da ogni male, compreso il Coronavirus.
Giornalista, scrittore e storico. Ha al suo attivo una cinquantina di pubblicazioni su tradizione, archeologia e storia locale.