Grande successo, in termini di consensi e di critica, per il libro Poeti del Gargano nei dialetti dei paesi – le poesie ai Santi Patroni, presentato l’altra mattina in pompa magna nell’Auditorium dell’Itis “Di Maggio”, a San Giovanni Rotondo.
A cominciare subito è stato Giovanni Gorgoglione, vice- dirigente scolastico, che a nome e per conto del dirigente responsabile Rocco D’Avolio ( assente per improrogabili impegni) , nel dare il benvenuto ai relatori e ai poeti, si è detto orgoglioso di ospitare il libro forum. In ciò pienamente convinto della bontà dell’iniziativa, perché la stessa fa conoscere una lingua che rappresenta un pezzo importante della storia e della cultura di ognuno: il dialetto. Lo fa attraverso la poesia, che, parimenti al canto, suscita vive emozioni in chi l’ascolta. In sintonia, si è espresso pure Franco Ferrara, che ha parlato del gruppo dei Poeti Gargano e delle iniziative e pubblicazione passate e quelle in itinere, come il Premio di Poesia (seconda edizione), in programma a Vieste prima dell’estate. Dopo di che ha preso la parola Rosa Di Maggio, che, prima di entrare in merito, si è complimentato col gruppo per aver suscitato in lei un ricordo sopito, dopo tanti anni di insegnamento di Lettere Classiche nei Licei. Il riferimento è all’uso del dialetto garganico in letteratura, sull’esempio di autori noti e meno noti del settore. Quindi si è soffermato ad esaminare la produzione odierna, ritenendola altamente qualificata e ricca di sentimenti per ciò che riguarda la riscoperta delle tradizioni legate ai Santi Patroni, come il San Giovanni Battista, patrono della sua città, la cui devozione è ancora forte e sentita nella popolazione. Le ha fatto eco Gilda Virzo, docente interna alla scuola. La stessa, dopo i preliminari, ha promesso il suo interessamento al che l’incontro odierno non sia a sé stante, ma foriero di altre iniziative che possano interessare e acculturare l’intera platea degli alunni, interessati a riscoprire le loro radici, sull’esempio e la provocazione positiva dei docenti. Dopo di che è seguito l’intervallo con la declamazione di due poesie a testa da parte dei seguenti autori: Franco Ferrara (Apricena); Nicola Principale (Vieste); Carmela Giagnorio (Sannicandro Garganico); Isa Cappabianca e Angela Ascoli (Vieste); Onofrio Grifa (San Giovanni Rotondo); Michele Totta (San Giovanni Rotondo e San Marco in Lamis. Quest’ultimo, nello scusare il sammarchese Alexis, anch’egli assente per improrogabili impegni, ha fatto accenno alle di lui liriche, giudicate espressive e ricche di sentimenti . Al termine di ogni recita, la platea ha risposto puntualmente con scroscianti e ripetuti applausi. Altrettanto, si è comportata nei confronti delle brillanti e divertenti performance canoro-musicali dei Cantori di Civitate e i balli di Aria Nova. A conclusione della manifestazione, si sono susseguiti gli scatti – ricordo di gruppo con i protagonisti, sia autori ed organizzatori, sia alunni (vedi foto di Franco Ferrara)
Giornalista, scrittore e storico. Ha al suo attivo una cinquantina di pubblicazioni su tradizione, archeologia e storia locale.