Piccola festa di Carnevale, per tutto il pomeriggio di ieri, a Rignano Garganico.
E questo per non essere dammeno di altri centri, piccoli e grandi, interessati a questo tipo di manifestazioni, che si richiamano alle tradizioni più antiche, sin ai tempi dei romani. Si tratta di giornate di libertà da ogni vincolo, che investiva ogni ceto sociale, completamente unito in siffatti frangenti dal bere, dal mangiare e dal divertimento. Ad organizzare la manifestazione odierna è stata la Pro Loco di Pietro Bergantino, con un organigramma fortificata negli ultimi tempi dalla presenza di giovani attivisti. Ad essi si sono uniti anche altri gruppi, promossi dalle restanti associazioni, comprese quelle vicini alla Protezione Civile e al teatro. Sarebbe bello che nei prossimi anni si riprendesse proprio la tradizione autoctona dei ‘Ditte’ ossia delle recite a soggetto che nel dopoguerra riempivano e divertivano l’intero paese! La sfilata delle odierne maschere, ispirate a personaggi del consumismo moderno e indossate da grandi e piccine hanno sfilato – a piedi o sugli automezzi messi a disposizione dalla citata Protezione Civile, coadiuvata anche da quelli della vicina San Marco in Lamis – per le vie principali del paese, affollando in serata anche Via (anzi piazza), Manzoni, diventata negli ultimi tempiu una delle più importanti, per via del richiamo di un frequentato Circolo socio-politico e sportivo. Dopo di che l’insieme, al ritmo di canti e balli, si è spostato presso la Palestra Comunale del vecchio Edificio Scuole Elementari, dove la serata si è conclusa con una banchettata, per davvero ‘grassa’, fatta di vino, alimenti e arrosti di carne nostrana. Un tempo si consumava “lu rute” , composto da patate, salsicce e lampascioni, cotti su bracieri ‘fuoco sotto e sopra’. Di certo la festa continuerà anche nei restanti giorni fino al ‘Carnevaletto’
Giornalista, scrittore e storico. Ha al suo attivo una cinquantina di pubblicazioni su tradizione, archeologia e storia locale.