Nelle ultime ore si fanno sempre più severe e serie le raccomandazioni di prevenzioni contro la infezione da Coronavirus, a Rignano Garganico.
Questa volta ad “alzare la voce”, non è solo il giovane sindaco Luigi Di Fiore e la sua giunta, ma anche il personale sanitario operante sul campo. Tra l’altro, la giovane medica, N.B. originaria di questi luoghi ed assai nota e stimata dalla comunità e dai colleghi, per via della sua brillante carriera in termini di studi e di esperienza sul campo. Qualche ora fa ella ha mandato in onda sul suo profilo face book, ripreso dal gruppo “Quelli di Rignano” il post che segue, che riportiamo integralmente, perché l’appello che contiene non solo è assai chiaro e comprensibile da parte del grosso pubblico, specie da quello interessato, ma soprattutto assai coraggioso e deciso nel contenuto e nel linguaggio. Mirante tout court all’obiettivo prefissatasi, infatti, l’interessata scrive: <<Cari compaesani,molti di voi si chiedono com’è la situazione in giro e molti forse non si rendono conto ancora del problema che stiamo vivendo…vi rispondo da medico in prima linea: brutta!! Ci sono molti positivi attorno a noi e molti purtroppo già in rianimazione..è inutile incolparci a vicenda, ognuno deve assumersi le proprie responsabilità…non dovete uscire ogni giorno per fare la spesa ( anzi c’è chi esce anche più volte al giorno), non dovete credervi furbi se riuscite a vedere di nascosto un parente o un amico fuori casa…Non dovete proprio uscire se non per reali necessità..e non far uscire neanche i propri cari!!! Anziché lamentarvi degli altri, se vedete che la gente non rispetta certe regole potete denunciarli per il bene della propria salute e della comunità. Un’ultima cosa…c’è gente che vorrebbe stare a casa e non può farlo per salvare la vostra vita, a voi viene chiesto solo di restare comodamente seduti a casa..limitiamo gentilmente certe lamentele e cerchiamo di sfruttare il tempo per restare con i propri cari..voi che potete! Grazie a tutti..buona quarantena..un abbraccio virtuale>>. Facciamo, dunque, il nostro dovere di malati e di cittadini, ringraziando vivamente la nostra dottoressa per tutto ciò che fa e sente per il nostro prossimo vicino e lontano.
Giornalista, scrittore e storico. Ha al suo attivo una cinquantina di pubblicazioni su tradizione, archeologia e storia locale.