Ritorna l’amore antico sulle panchine dei viali, a San Marco in Lamis. Ne coglie l’occasione e l’essenza il poeta Alexis.
Lo traduce in una bellissima e suadente poesia, composta e pubblicata alcuni anni fa, ma che ancor oggi ne resta immutato il messaggio e i sentimenti. Tanto da far pensare non alla cronaca di un avvenimento a cui si è assistito passivamente, ma a un ricordo di un amore di coppia provato tanti anni fa, quando si era ancora giovani e la ricerca dell’altro componente la coppia era una necessità quotidiana. E questo perché significava riconoscersi e camminare insieme nella vita con amore. Da qui l’importanza, prima del tatto, di parlarsi e confidarsi a distanza ravvicinata., ossia concordando appuntamenti e luoghi più o meno romantici, come quello accennato: il viale. Luoghi che favoriscono le confessioni vere e totali delle rispettive anime. La composizione s’intitola “Colloquio d’Amore”. Si comincia col domandarsi quanto è grande l’amore dell’uno verso l’altro. Si comincia dalle montagne, si comprende poi il mare, la terra, il sole, le stelle e l’intero universo, che coincide con Dio, il non plus ultra. Cale il silenzio, si guardano negli occhi e infine l’uno dice all’altro , il fatidico “Ti amo”, parola magica che si conclude con un bacio. Una parola che racchiude in sé, quello che sei tu e l’altro per davvero, nello spirito e nella carne, al di là del ‘quantum’ e dello spazio – tempo. Con esso cadono le barriere psicologiche dei distinguo e delle titubanze di ciascuno, scoprendo insieme l’amore in tutta la sua possanza e pregnanza. Il primo bacio, come il primo amore, è un’emozione dolcissima che non si scorderà mai più, come dicono le canzoni sul tema, neppure quando il partner è un altro e si andrà verso il declino degli anni. E ciò non a torto. Infatti, il congiungimento tra due labbra di innamorati scatena una tempesta di sensazioni e di ormoni tanto intensa che spesso questo viene stampato nella memoria per anni, con un impatto che può superare quello dei primi momenti in intimità con il compagno. Quindi va oltre e a prescindere dal rapporto sessuale vero e proprio. Il ricordo, secondo molti studiosi, rimane acceso ed indimenticabile soprattutto se si tratta di un soggetto femminile. A chi scrive, risulta una confessione di lei sul tema piuttosto veritiera. La stessa nonostante, sia una madre di famiglia e moglie fedele, nonché nonna felice di diversi marmocchi, ricorda ancora ogni particolare del suo primo bacio con l’uomo che amava. Racconta per filo e per segno dove, quando e soprattutto com’è avvenuto. Si trova di fronte ad una specchiera di un antico armadio, mentre l’altro tutto rosso affronta le sue labbra, a cui lei cede con un raptus, andando in visibilio. Un bacio dice, espressione di un amore mai tramontato, nonostante siano trascorsi ben cinquant’anni circa. Complimenti, dunque, ad Alexis, che con la sua ispirazione originale riesce a cogliere i momenti più belli della vita e dell’amore, quelli che non tramontano mai e che sostanziano la nostra quotidianità anche nei tempi difficili e ricchi di problemi esistenziali, quali furono quelli degli anni ’70 e ‘80, ma anche quelli che stiamo vivendo, oppressi dalla pandemia e dalla segregazione degli incontri giovanili, necessari questi ultimi per evitare la movida e salvaguardare la salute di tutti.
Colloquio d’Amore
Seduti su una panchina del
viale mi hai chiesto:
“Quanto grande è il tuo amore
per me? “
“ Quanto tutte le montagne “
“ Ma più grande delle montagne
è il mare “
“ E allora tutte le montagne e i
mari messi assieme, come tutta
la terra “
“ Ma più piccola del sole è la terra “
“ Come tutto il sole e i suoi pianeti “
“ Ma il sole è una piccola stella “
“ Allora come tutte le stelle, come
l’universo intero “
“ Ma infinito è l’universo, al nulla fa
pensare; anzi, esso fa pensare a Dio
e senza fine è Dio”.
Poi un assoluto silenzio è sceso
tra noi , dopo un po’, guardandoti
negli occhi ho detto “ Ti amo “.
E tu “ finalmente, quello che volevo
mi dicessi e che non avevi prima
detto mai, ho sentito “.
Hai sorriso e dato un bacio, così
dolce, che mai lo dimenticherò.
Alexis
Giornalista, scrittore e storico. Ha al suo attivo una cinquantina di pubblicazioni su tradizione, archeologia e storia locale.