Foggia 04 ottobre 2018. “E’ stato presentato il 05 settembre 2018 in entrambi i rami del Parlamento Italiano alle due Commissioni permanenti competenti, la VIII^ (Lavori pubblici, comunicazioni) ed alla IX^ (Trasporti) l’atto n. 46 con lo Schema di contratto di programma 2017-2021 –
Parte Investimenti tra Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. a seguito delle disposizioni in merito della legge 14 luglio 1993, n. 238, art. 1, commi 1 e 2. Il documento -precisa il consigliere comunale e provinciale di Foggia Pasquale Cataneo-, la cui data per l’espressione di un parere motivato è prevista per il prossimo 11 ottobre 2018 cioè tra una settimana, si compone di 14 articoli. Successivamente al parere parlamentare il contratto (o il relativo aggiornamento) viene sottoscritto dalle parti, approvato, e, successivamente alla registrazione alla Corte dei conti, entrerà in vigore con i suoi effetti.”Lo schema di Contratto di programma 2017-2021, parte investimenti, tra Rete ferroviaria italiana e Ministero delle infrastrutture e dei trasporti è finalizzato a regolare la programmazione degli investimenti di sviluppo e potenziamento della rete ferroviaria, nonché gli interventi relativi alla sicurezza della rete e all’adeguamento della stessa agli obblighi di legge, in coerenza con gli indirizzi strategici della programmazione economico-finanziaria nazionale e comunitaria. Il documento presenta, nella struttura e nei contenuti, rilevanti elementi di novità rispetto ai precedenti contratti di programma. Lo schema all’esame contiene infatti non soltanto gli investimenti in essere nel periodo di vigenza del contratto ma anche quelli afferenti ad un piano di investimenti decennale (con l’indicazione dei relativi fabbisogni) nonché, in un’apposita sezione, l’indicazione delle opere in programma la cui progettazione avrà inizio “oltre piano” (ossia oltre il 2026). Ciò consente una visione di ampio respiro dello sviluppo dell’infrastruttura ferroviaria, favorendo un’analisi più dettagliata delle diverse priorità di intervento. Inoltre sono presenti, per la prima volta, dieci appendici al contratto che forniscono una rilevante mole di informazioni dettagliate sugli interventi oggetto del contratto. Sotto il profilo del contenuto, lo schema prevede nuovi finanziamenti contrattualizzati, per un importo pari a 13.925 milioni di euro, cui vanno sottratti definanziamenti per 666 milioni di euro. Pertanto si registra un saldo incrementale nel contratto pari a circa 13.259 milioni di euro.“Purtroppo -sottolinea il rappresentante politico foggiano- nella tabella A (Portafoglio investimenti in corso e programmatici, che presenta gli interventi secondo il loro stato attuativo e finanziario articolato in cinque classi (programmi pluriennali di intervento; interventi in esecuzione; interventi prioritari; interventi in progettazione; interventi in programma) (pagg. 31-102) non vi è nessun riferimento, implicito o esplicito, al progetto di Hub intermodale con la 2^ stazione sulla rete Ten-T e dei relativi interventi di sistema approvato dal Comune, con la Delibera n. 13 del 16 marzo 2017, e dalla Provincia di Foggia, con la Delibera n. 11 del 13 aprile 2018 la cui realizzazione porterebbe in tempi brevi, con un alto rapporto Benefici/Costi per oltre 4,5 milioni di residenti e per gli altri fruitori derivanti dai differenti flussi di mobilità, una riduzione degli attuali tempi di percorrenza sulla trasversale appenninica, che collega la Puglia e parte della Basilicata con la Campania ed il Lazio e viceversa, di circa 10 minuti per i treni veloci e circa 15 minuti per Intercity e merci, rende concreta l’intermodalità e l’interazione tra Trasporto Pubblico Locale e lunga percorrenza“Tale “dimenticanza” assume una rilevante contraddizione se rapportata agli incontri espletati nei mesi scorsi in Regione Puglia ed al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e alla necessità ineludibile di proficuo e corretto utilizzo delle risorse pubbliche in investimenti con evidenti ritorni sia per i cittadini che per il sistema produttivo.“Dopo la Conferenza stampa del 02 ottobre -afferma Cataneo– dove questa situazione di stallo è stata denunciata ancora una volta, sono evidentemente senza riscontro finora, su questa specifica progettualità, le affermazioni espresse l’8 settembre a Bari sul grande piano delle infrastrutture e la realizzazione dell’alta velocità dall’attuale Presidente del Consiglio. ‘Sono le priorità dell’esecutivo soprattutto qui al Sud e in Puglia’, aveva spiegato il premier Conte, raccogliendo applausi e consensi corali, che proseguendo nel suo intervento in merito aveva affermato: “Le infrastrutture in questi anni sono state pesantemente penalizzate. Dall’ammodernamento e dalla revisione del sistema delle concessioni otterremo la valorizzazione delle opere pubbliche e il favore del partenariato. Ma non si può lucrare sui beni pubblici a spese dell’intera politica“. E’ l’ora di comprendere se veramente – conclude il consigliere comunale e provinciale di Foggia – vi è un cambiamento concreto da parte dei nostri rappresentanti al Governo ed in Parlamento quando si discute di progetti e non si stanziano risorse come per quello dell’Hub intermodale a Foggia che, negli obiettivi, nei tempi e nei costi, siano veramente utili a migliorare la qualità quotidiana della vita dei cittadini e dell’ambiente, e diano maggiore competitività e pari opportunità alle imprese che operano al Sud. Per tale finalità auspico un intervento corale dei soggetti istituzionali del territorio per apportare già nelle due Commissioni una modifica inclusiva della progettualità predetta con le risorse relative, in modo esplicito, nel documento in esame e dichiaro la mia totale disponibilità per gli aspetti informativi e motivazionali al riguardo soprattutto ai parlamentari eletti nel territorio ed ai loro collaboratori”.
Giornalista, scrittore e storico. Ha al suo attivo una cinquantina di pubblicazioni su tradizione, archeologia e storia locale.