
Da questa mattina si cominciano a leccare le ferite in senso buono, a Rignano Garganico.
Il riferimento è agli interventi di manutenzione straordinaria di strade e cose messe fuori uso dal recente e disastroso nubifragio, che ha messo letteralmente in ginocchio, a quanto già scritto, l’agricoltura del luogo, unitamente a tutte le attività collegate.All’uopo, il giovane ed attivo sindaco, Luigi Di Fiore, unitamente al suo vice, Giosuè Del Vecchio e agli immancabili volontari della Protezione Civile, non si sono affatto risparmiati nei sopralluoghi e nella sensibilizzazione sulla vicenda, ha diffuso via facebook un articolato post degli interventi da effettuare.
Eccone il testo: “Nella prima mattinata di domani inizieranno i lavori di pulizia delle strade comunali sulle quali sono ancora presenti fango e detriti. Da lunedì, invece, partiranno i lavori di messa in sicurezza di quelle arterie letteralmente”scoppiate” per la furia dell’acqua. Inoltre, sempre domani ospiteremo il Capo Dipartimento della Protezione Civile regionale, oltre al vicepresidente regionale Raffaele Piemontese. In questi giorni si sono susseguite le attestazioni di vicinanza e affetto da parte di Governo, Regione e Provincia. Dalla sincerità dimostrata sono certo che non resteranno passerelle politiche, ma si adopereranno realmente affinché, con solerzia e sollecitudine, arrivino le giuste risorse per affrontare la ripresa e ricostruzione post-alluvione. Chiederemo a gran voce lo STATO D’EMERGENZA! Solo così potremo iniziare, subito, a dare respiro agli amici imprenditori che hanno vissuto questo incubo e hanno necessità impellenti di aiuti per ripartire e dotare il territorio di strade sicure. Sembra che ci siano buone intenzioni da parte di tutti. Noi siamo sul pezzo e non molleremo la presa finché non riceveremo le giuste attenzioni. Auguro a tutti una buona notte e vi abbraccio forte ”.
Ora la cittadinanza si aspetta che alle parole di affetto piovute come al solito da ogni parte, specie sul fluido mondo politico, seguono i fatti, in termini non solo di ripristino, ma di aiuti finanziari consistenti per risollevare i settori colpiti. Non dimentichiamoci che in giro sono stati letteralmente distrutti quasi tutte le colture specializzate dal pomodoro all’asparago, dai broccoletti alle vigne, dai semenzai ai frutteti e a chi ha più ce ne mette.
A Villanova, antico centro di lavorazione e commercio sono state rovinate tutte le attrezzature e materie prime di scorta di tipo industriale. Il riferimento è al caseificio e soprattutto a “Prima bio”, salsificio, il cui marchio si è ormai affermato non so solo in Italia, ma anche all’estero. Che dire dello stabile del Consorzio, sapientemente condotto dal bravo e simpatico, Pietro Bergantino, da fiorente meta di commercio e di assistenza per l’utenza, ora appare rovinato in più parti.
Non parliamo, poi, delle strutture, per modo di dire, ricettive, come il vicino bar, un famoso e moderno agriturismo, la tabaccheria, le officine e quant’altro. Ci sono, poi, le strade di accesso e di passaggio, attraverso le quali transitano tanti lavoratori pendolari, diretti alla Sofim – Aeritalia e al Capoluogo, costretti a restare a casa o a sperimentare percorsi più lunghi e usuranti. Infine, una infinità di masserie, che hanno subito danni ingenti nelle loro parti fisiche, ecc.
Insomma, c’è tutto un mondo che ha bisogno presto di rialzarsi per campare e dare a campare!
N.B. Nella foto il sindaco Di Fiore e il suo vice Giosuè

Giornalista, scrittore e storico. Ha al suo attivo una cinquantina di pubblicazioni su tradizione, archeologia e storia locale.