Presto potrà essere ripristinata l’architettura rurale in pietra sul Gargano montano e pedemontano. E ciò sia a sollievo delle zone demaniali, sia di quelle di competenza e proprietà privata.
Tutto questo sarà possibile, grazie all’attivazione dei fondi PSR (programma di Sviluppo Rurale 2014 – 2020), la cui scadenza delle domande, indirizzate alla Regione Puglia, è rimandata al 10 dicembre prossimo. A rendere nota la notizia, oltre agli organi ufficiali regionali, ci ha pensato la Cooperativa Sociale “Alchimia” di San Marco in Lamis, specializzata in questo tipo di interventi. Ieri l’appannaggio era anche di altre imprese, che non ci sono più. Lo ha fatto con un articolato comunicato stampa diffuso in ogni dove, oltre alla sua area di stretta competenza che è il triangolo distrettuale San Marco-San Giovanni R.-Rignano G.. Con esso il sodalizio dichiara tutta la sua disponibilità a fornire agli imprenditori agricoli e ad altri soggetti interessati tutta la sua disponibilità e servizio gratuito di informazione, assistenza e progettazione. A quanto si legge nello scritto sopra richiamato il PSR è lo strumento di programmazione comunitaria, basato su uno dei fondi SIE, FEARS, che permette alle singole Regioni italiane di sostenere e finanziare gli interventi del settore agricolo – forestale regionale ed accrescere lo sviluppo delle aree rurali. In virtù di siffatto programma si possono salvaguardare e recuperare gratuitamente manufatti in pietra del tipo ‘macere’ o ‘macerie’ (muri a secco) per garantire il mantenimento della loro funzione e nel contempo la conservazione della loro bio-diversità. In particolare, l’intervento complessivo abbraccia i terreni siti in “aree Natura 2000” (Sic, ZPS, IBA, Parco) ad alto valore naturalistico per il recupero e il ripristino degli “habitat” naturali e seminaturali (siepi, fasce tampone, casse di mantenimento , ecc. ). L’iniziativa di recupero riguarderebbe anche altre strutture in pietra a secco, come cisterne, piscine chiuse o a cielo aperto e, perché no, anche i pagliai, che costituiscono la presenza antropica più caratteristica ed appariscente di estese contrade garganiche, con particolare riferimento al circondario di Rignano Garganico, dove non c’è piccolo fondo, segnato da una o più costruzioni di questo tipo. Un discorso a parte meritano le Recinzioni che servono oltre a delimitare i confini di ogni singola proprietà, soprattutto ad evitare l’assalto di predatori che mettono a rischio la zootecnica, ma anche l’uomo. Il riferimento è ai presunti lupi che, secondo alcuni, sarebbero in aumento, ma ancora di più i cinghiali che sono cresciuti a dismisura e ormai sono alle porte dei paesi, in cerca di cibo, come le volpi. La cooperativa “Alchimia” mette a disposizione anche un esperto agronomo-forestale per qualsiasi evenienza e consiglio ( segnalazione in comunicato: cell. 3283823765). Da evidenziare, infine, il consistente vantaggio occupazionale che potrà derivare dall’iniziativa, ritenuto da molti in questi tempi di crisi una boccata di ossigeno indispensabile per tanti giovani che intendono rimanere ad ogni costo nelle nostre zone.
Giornalista, scrittore e storico. Ha al suo attivo una cinquantina di pubblicazioni su tradizione, archeologia e storia locale.