
Il nuovo Ponte Demaio a Rignano Garganico.
Raggiunto un altro obiettivo “storico” per il Comune di Rignano Garganico. Si tratta della riapertura al traffico del Ponte “De Maio” sulla Salsola, affluente del Candelaro, a servizio della S.P. 25 per Foggia.
L’altro giorno sulla struttura c’erano tutti: il Presidente della Provincia, Nicola Gatta, gli amministratori di Rignano e gli operatori del distretto agro-alimentare, che da tempo ne invocavano la soluzione dell’annoso problema. Pensate che sono trascorsi, oltre vent’anni, da quando vi è passato l’ultimo pullman degli studenti pendolari del paese e soprattutto delle campagne, diretti nel Capoluogo per motivi di studi. Molti di loro oggi sono validi professionisti, operanti in ogni dove. Ciò accade dopo il rifacimento del manto stradale alla SP 22 Villanova- Rignano Scalo, eseguito qualche anno fa in occasione del passaggio del Giro d’Italia.
A questo punto si può dire che il paese può considerarsi davvero libero da ogni ostacolo di isolamento, avendo da ora in poi ha più strade a disposizione per raggiungere da ogni dove il Capoluogo. Tanto da fare gongolare di gioia l’intera amministrazione locale, guidata dal sindaco Luigi Di Fiore e dal neo vice sindaco Giosuè Del Vecchio, nonché assessore al ramo di lungo corso.
Quest’ultimo, ha commentato l’avvenimento odierno, affermando: “Come si vede siamo il governo locale più attivo della storia di Rignano. Lo siamo direttamente ed indirettamente promuovendo e sollecitando la soluzione di ogni tipo di problemi, rendendo il paese sempre più differente dal passato, ma il meglio deve ancora venire – ha concluso in modo sibillino. Chissà quante altre sorprese ci aspettano nell’immediato futuro”.
Per il passato, si è assistito già al rifacimento del ponte “Villanova” di alcuni anni fa e più recentemente a quello di “Piccirilli” e all’altro in via di conclusione più in là, tutti situati sul Candelaro e colleganti la Pedegarganica con la predetta S.P. 25.
Si apprende , altresì, che i lavori in questione sono costati alla Provincia circa 200 mila euro. Il ripristino della strada, chiusa più volte e definitivamente nel 2008, consentirà a chi lavora in queste aree di raggiungere le aziende con sicurezza, risolvendo una volta per sempre tutte le difficoltà che le aziende avevano nella coltivazione, commercializzazione e nel conferimento dei prodotti e rendendo competitivo l’intero comparto. Inoltre, ha ribadito Del Vecchio “Condividiamo appieno quanto dichiarato ad horas dal presidente Gatta, ossia che la politica deve abbandonare la prassi del dire sposando quella del fare”.
Per gli studenti pendolari e gli ex- dipendenti dello Zuccherificio “Eridania” di Rignano è come la strada dei ricordi. Lo fu un tempo quando il ponte veniva attraversato dai camion e autotreni colmi di bietole raccattate qui e là nel Tavoliere e dei pullman Sita che serviva l’intera zona, a quel tempo, popolata a dismisura dai coltivatori diretti rignanesi.
A qualcuno di loro, ormai maturo professionista (architetti, Medici, ingegneri, Commercialisti, estetisti, funzionari PS e Arma, ecc.) gli scappa una lacrima dagli occhi e prova tanta nostalgia per la sua gioventù perduta. Lo provano anche gli ex quadri dello Zuccherificio, che abitavano il quartiere ferroviario, ormai abbandonato a sé stesso con case ormai diroccate o occupate da abusivi.
Parecchi di loro, il sabato sera o nelle altre feste raccomandate salivano a Rignano per consumare il pasto paesano presso il “Covo”, rinomato ristorante ubicato sotto il Palazzo Baronale, anch’esso passato di mano in mano ed ultimamente chiuso del tutto (“La Campana” di Pietro Novelli). Chissà che l’evento possa significare per tutti una rinascita in termini economici e del turismo!

Giornalista, scrittore e storico. Ha al suo attivo una cinquantina di pubblicazioni su tradizione, archeologia e storia locale.