
Dopo il primo lancio con “giallo” di ieri il silenzio assoluto. Il presunto movimento politico “Rignano Perbene” fa già una prima gaffe, rettificata qualche minuto fa. Nel simbolo, per chi se n’è accorto vi era scritto “Rignano Perberne” – un lapsus voluto? – e non “Rignano Perbene“. Ma questo è superfluo, da ieri si è scatenata in tutte le case e soprattutto negli ambienti politici di maggioranza e di opposizione la caccia ai possibili ideatori di questo neonato gruppo, che da quello che scrive si dichiara indipendente dalle liste “Rignano che vorrei” (maggioranza), “Viva Rignano Viva” (minoranza) e “Uniti per Rignano” (minoranza).
Il movimento o presunto tale ha anche lanciato dei messaggi chiari, che qui riassumiamo:
- ai Concorsi Pubblici sul Comune non si è piazzato nessun rignanese, cosa mai accaduta in passato, probabilmente perché i tempi erano differenti;
- ai continui finanziamenti per Grotta Paglicci e per un Museo inaugurato ben tre volte in pompa magna negli ultimi trent’anni, un vero pozzo senza fondo e tra l’altro sempre chiuso; da evidenziare che da un anno è senza gestione dopo l’abbandono dell’Associazione Talia, nonostante le richieste asfissianti di visite guidate che arrivano quotidianamente alle associazioni culturali e turistiche del posto; per il museo la cosa ideale sarebbe affidare la sua gestione al Centro Studi Paglicci, che per anni se ne è occupato e che ha esperienza nel settore archeologico e ambientale; voci di corridoio parlano di un possibile affidamento invece alla Pro Loco, associazione che da anni si occupa di eventi e di sagre; l’importante è riaprirlo, non interessa chi lo gestirà;
- alla RSA pensata ancora come una struttura pre-Covid e immaginata a quanto pare sempre nell’ex-Edificio Scolastico Elementare, non ottimale per un centro assistenziale o una Residenza Socio-Assistenziale; perché ad esempio non si pensa alla Scuola Media, strutturalmente migliore? Qualche privato aveva avanzato l’ipotesi di realizzare anche una RSA Diffusa e Domiciliare, ma al momento è tutto bloccato per la mancanza di linee internet veloci in tutta Rignano;
- alla mancanza, al di là di qualche piccolo finanziamento per l’acquisto di qualche materiale, di concrete opportunità di sviluppo per le aziende del territorio, che spesso sopravvivono allo spopolamento progressivo;
- alla mancanza di strategie di sviluppo e crescita demografica del più piccolo comune del Parco Nazionale del Gargano;
- all’assenza di progettualità di recupero e rilancio del centro storico di origine medievale – e non di fine Novecento come si leggeva tempo fa in qualche spot di qualche associazione;
- al continuo abbellimento del paese che non coincide con le esigenze reali della popolazione, ormai anziana e bisognosa di assistenza e perché no di ascolto e supporto per le attività quotidiane della vita.
Se il movimento esiste o è una bufala vedremo, certamente ha contribuito da ieri a rianimare l’azione e il confronto politico in paese, dove la maggioranza si è chiusa ormai a riccio, dimenticandosi di avere una propria sezione in Corso Roma e optando per la presenza assidua in un noto bar del paese, e dove le opposizioni languono senza colpo ferire, dimenticando qual è il loro compito istituzionale, quello dato loro dagli elettori: ovvero di controllare, di avanzare proposte e di fare da pungolo all’Amministrazione Comunale.
Concludiamo dicendo che mancano i politici di razza su tutti i fronti a Rignano, quelli che un tempo non si facevano dirigere da maggiorenti regionali e provinciali e che facevano tremare i tavoli contrattuali e istituzionali che contano, e che diciamocela tutta hanno permesso a tante famiglie rignanesi, nonostante tanti errori di veduta futura, di restare in loco attraverso la creazione di posti di lavoro sul Comune e/o in provincia, tra Enti pubblici, Consorzi e Fabbriche. Ma questa è un’altra storia.
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Giornalista, scrittore ed Infermiere. Dirige il quotidiano sanitario nazionale www.assocarenews.it.
1 thought on “Nasce un presunto nuovo movimento politico, Rignano per Bene, ma da chi è composto?”
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