
Carissimo Direttore Angelo Riky Del Vecchio,
leggevo ieri della lettera di una concittadina emigrata in Germania che si lamentava del fatto che i rignanesi in sede accusano quelli fuori sede di non saper badare ai propri animali domestici. Condivido la sua missiva e sono dell’idea che il problema dei cani con padrone, dei cani randagi con o senza micro-chip e dei cinghiali deve essere affrontato dagli enti pubblici immediatamente.
A Rignano non si vive più sereni e io, ad esempio, ogni volta che esco di casa lo faccio munito di un bastone fatto da me in legno di noce. Ho paura a girare di giorno, ma soprattutto di sera. La mia paura deriva dal fatto che a luglio sono stato aggredito e morsicato ad un polpaccio da un cane enorme di colore bianco, chiaramente randagio. Probabilmente era un cane da pecora, ma non ne sono sicuro.
Sono andato al Pronto Soccorso e mi hanno curato e fatto puntura contro anti-rabbica.
Possibile che nessuno intervenga e ristabilisca la serenità in questo paese? Cosa fa il Comune e cosa fanno i servizi veterinari della ASL? E poi il Parco del Gargano e la Regione Puglia non avevano avviato bandi per risolvere la questione della presenza di cinghiali in paese? Io finora non ho visto nulla.
Grazie Direttore per quello che scrivi e che scrivete, andate avanti così.
Matteo, Cittadino di Rignano

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