Conclusa la tre giorni, o meglio serate, su PNRR – Attrattiva dei Borghi, a Rignano Garganico. A promuoverla è stato il Centro Studi Sigmund Baum di Foggia in collaborazione con l’Ente locale e l’Università di Foggia.
Dopo la prima giornata dominata dagli esperti dell’Università, sono subentrati, l’altro ieri 27 e ieri 28, quelli del succitato Centro Studi Baum: Pasquale Castellano, Gabriele Di Palma, Serena Schiraldi e Doriana Incantalupo, che hanno man mano messo a nudo le norme e le possibilità messe a disposizione da questo importante strumento finanziario della CE.
In particolare, il primo ossia il Castellano, con il suo linguaggio piano, è riuscito a coinvolgere l’intero uditorio. Dal canto suo, il geometra Pio d’Atti, capo dell’UTC, ha illustrato le opere finite, quelle in cantiere e le progettazioni già finanziate o da finanziare, che oltre a soddisfare i bisogni vitali dei cittadini, permetterebbero agli altri servizi di decollare più agevolmente con i fondi del PNRR, che fanno capo ai rispettivi ministeri competenti.
L’evento in parola ha visto la partecipazione attiva, oltre degli amministratori locali, capitanata dal sindaco Luigi Di Fiore, da una platea ‘ristretta’ per i motivi di Covid, ma rappresentativa delle migliori energie tecniche ed intellettuali del paese, compresi i rappresentanti delle associazioni e di gruppi di giovani laureati e non, che hanno avanzato le loro idee-progetto, a cominciare dal primo cittadino, orgogliosi delle suscettibilità possedute in ogni campo dal territorio e pronti a metterli in pratica, se il piccolo centro riuscirà ad ottenere i relativi finanziamenti.
Tra le idee e progetti c’è quello del Borgo della Salute, che ha avuto una grande eco sulla stampa. Con essa si punta a risolvere i problemi socio-sanitari degli anziani e dei disabili di questo e delle realtà vicine. Progetto che comporta un’assistenza completa, sociale, sanitaria e vitale in genere. Con l’attuazione di esso si potrebbe, inoltre, risolvere nell’immediato parte della disoccupazione giovanile, fermandone l’esodo e invogliando gli stessi a mettere su famiglia e a dare linfa di riflesso allo sviluppo delle altre attività avviate o in nuce.
Il riferimento è a Paglicci, che ha rimesso in piedi da poco il suo Museo Paleolitico, asse portante dello sviluppo del turismo culturale, ambientale, attorno al e sul quale far confluire il resto delle iniziative pro Centro storico di origine e fattura medievale, che potrebbe essere recuperato in tutto sul piano delle bellezze architettoniche e in termini di albergo diffuso, ricreando ex-novo le condizioni abitative e vitali del passato con la vita in strada e il rafforzamento della comunità.
Ora che si esaurito l’intervento di riconversione ed efficientamento energetico degli edifici pubblici (Municipio, Scuola San Giovanni Bosco e Caserma) diventa necessario, grazie alle possibilità di finanziamento in parola, promuovere l’ampliamento dell’intervento all’intero centro storico, dotando i tetti di tutte le case di pannelli solari.
Così dicasi, man mano del resto delle abitazioni. Altrettanto per ciò che riguarda il potenziamento del digitale con l’estensione e l’uso della fibra ottica da parte dell’intera popolazione.
Durante il dibattito, si è affacciato anche l’ipotesi di costruzione di una rete di acquedotto rurale, permettendo alle aziende la possibilità di vita buona per i titolari e i dipendenti. Non dimentichiamoci che nella piana operano colture specializzate nel campo agro-alimentare di alta qualità e di esportazione (broccoletti, asparagi, melograno, ecc.).
Si è concluso con la necessità di costituire al più presto il centro di competenza locale, formato da esperti, rappresentanti delle associazioni e cittadini interessati in genere con il quale interloquire, programmare e controllare gli interventi dall’idea-progettazione e all’attuazione dei servizi prescelti.

Giornalista, scrittore e storico. Ha al suo attivo una cinquantina di pubblicazioni su tradizione, archeologia e storia locale.