E se ci fosse stato un falso storico sulla famosa Battaglia di Canne? E se in realtà la stessa fu combattuta sul primo pianoro garganico tra Rignano e le terre di Apricena, San Marco in Lamis e San Severo? Sono le domande a cui cercheranno di offrire risposte gli organizzatori di un apposito convegno sul tema voluto dal Lions Club di San Marco in Lamis.
A presentare l’ipotesi che rivoluzionerebbe la storia conosciuta finora è Michele Guerra, autore del volume “Aporia / Canne / La battaglia infinita”, che sarà presentato questa sera nella Chiesa Madre di Rignano Garganico a partire dalle ore 18.30.
Con il libro su Canne della Battaglia, si ritorna a respirare cultura a Rignano Garganico
La storia attuale.
La battaglia di Canne del 2 agosto del 216 a.C. è stata una delle principali battaglie della seconda guerra punica ed ebbe luogo in prossimità della città di Canne, nell’antica Apulia. L’esercito di Cartagine, comandato con estrema abilità da Annibale, accerchiò e distrusse quasi completamente un esercito numericamente superiore della Repubblica romana, guidato dai consoli Lucio Emilio Paolo e Gaio Terenzio Varrone. È stata, in termini di caduti in combattimento, una delle più pesanti sconfitte subite da Roma, seconda solo alla battaglia di Arausio, ed è considerata come una delle più grandi manovre tattiche della storia militare.
Riorganizzatisi dopo le precedenti sconfitte nelle battaglie della Trebbia (218 a.C.) e del lago Trasimeno (217 a.C.), i Romani decisero di affrontare Annibale a Canne, con circa 86 000 tra soldati romani e truppe alleate. I Romani ammassarono la loro fanteria pesante in una formazione più serrata del solito, mentre Annibale utilizzò la tattica della manovra a tenaglia. Questa manovra risultò così efficace che l’esercito romano fu annientato come forza di combattimento. A seguito della battaglia di Canne, la città di Capua, un tempo alleata di Roma, e altre città-stato cambiarono alleanza, schierandosi con Cartagine.
La storia riscritta dall’autore.
Secondo l’autore il terreno di scontro sarebbe ubicato alle pendici del monte Gargano e in territorio di Rignano Garganico. Ne sapremo di più sull’esatta “location” bellica dopo la presentazione del volume.
Giornalista, scrittore e storico. Ha al suo attivo una cinquantina di pubblicazioni su tradizione, archeologia e storia locale.