
Riceviamo e pubblichiamo la lettera di una Mamma Incazzata che vuole rimanere nell’anonimato, ma che ha deciso comunque di non zittire: droga e alcool le vere piaghe per Rignano Garganico. Si chiede perché nessuno si sia indignato.
Carissima Redazione,
sono una mamma di una figlia adolescente, vorrei restare anonima, ma vorrei intervenire su quanto accaduto qualche giorno fa. Le cronache dei giornali hanno dissacrato il paese più bello del mondo, sì il nostro, Rignano Garganico, per la chiusura di un bar dove i Carabinieri avrebbero trovato droga.
Mia figlia me lo diceva da tempo che in paese gira ogni tipo di droga e che la gente beve troppo, ma ho sempre pensato che esagerasse.
Ringrazio i Carabinieri e la Questura per quello che hanno scoperto, ma credo che sia solo la punta di un iceberg più grande, di cui tutti conosciamo l’esistenza e di cui nessuno ha il coraggio di parlare. Non so se siano vere o false le cose narrate nell’articolo riproposto anche su questa testata, di questo se ne dovranno occupare la magistrature e le forze dell’ordine, so solo che mi fa paura quanto ho letto.
Dopo così tanto clamore sollevato dai giornali mi sarei aspettata la presa di posizione di tutta la classe politica e delle istituzioni rignanesi, ma non si è visto nulla.
Mia figlia ha paura ad uscire, ha paura ad imparare cose che non vuole imparare e dopo quell’articolo ancora di più. Mi chiede di andar via, ma dove andiamo?
Questi problemi esistono in tutti i comuni, anche quelli vicini, ma noi dobbiamo pensare a Rignano e ai Rignanesi e capire perché ci si rifugia nelle droghe e in cotanto alcool. Spero siano in pochi quelli caduti nella trappola.
Ripeto è pauroso che nessuno si sia indignato.
Vogliamo continuare a mettere ancora la testa sotto la sabbia come gli struzzi?
Fatelo pure, io non voglio più farlo e spero che altre mamme e altri papà seguano il mio esempio.
Una Mamma Incazzata
Leggi anche:

Redazione di RignanoNews.com, il primo quotidiano web dedicato a Rignano Garganico e non solo!