Continua a crescere in termini di adesioni di atleti e di notorietà nel mondo sportivo regionale e nazionale la Maratonina Avis di Rignano Garganico.
Siamo già alla XIV edizione e non ancora c’è traccia di crisi di crescenza che talvolta colpisce le pratiche sportive più rare, come quella delle corse podistiche e degli esercizi atletici. Quest’anno registra un ulteriore incremento rispetto allo scorso anno, che ne registrò più di 300 unità, allorché l’importante iniziativa era stata dedicata ad un atleta super, ossia al carabiniere Nicolas Ciavarella, scomparso due anni fa. Un atleta conosciuto ed ammirato da tutti per il suo attaccamento ed eroismo a questo tipo di corsa.
Si può dire che la sua morte sia avvenuta, come si è solito dire, sul “campo” in virtù del suo allenamento costante fino all’estremo, pur consapevole del suo “male oscuro”.
La gara podistica, lunga dieci chilometri, ripartirà come le altre volte alle ore 16,00 ore in punta da Largo Portagrande, dove si affaccia il centro storico di origine e fattura medievale e il monumentale edificio delle Scuole Elementari, attualmente in disuso ed inattesa di essere riutilizzato per altri scopi. Qui avrà sede dall’inizio alla fine l’organizzazione tecnica e gestionale dell’evento.
La corsa vedrà lo svolgimento tra andata e ritorna dal paese sino alla contrada Lucito, una strada periferica ben tenuta, nonostante siano passati circa quarant’anni dalla sua realizzazione ed ampliamento del tracciato tratturale precedente.
La realizzazione dell’arteria era stata curata dalla già Comunità Montana del Gargano (oggi solo Parco Nazionale del Gargano) con il supporto fattivo e lungimirante di alcuni tecnici locali, che non ci sono più.
A promuovere l’evento odierno ci ha pensato per l’ennesima volta l’Avis locale, diretta dal Anna Pia Forte (infermiera di Casa Sollieo), sostenuta con credo da un esercito di volontari e donatori del vero e vitale “oro rosso”. Tra questi c’è anche Pasquale Di Carlo, noto veterano sia come ‘corridore’, sia come politico ed amministratore di lungo corso, cui si deve l’esempio attrattivo per antonomasia.
L’iniziativa è inserita nel Cartellone di Rignanestate, in quanto fondamentale nel discorso propulsivo per il decollo sportivo e turistico della cittadina. Discorso che, come risaputo, è sostenuto anche dalla bellezza del luogo e da bene culturali come il Borgo antico e il Museo Paleolitico di Grotta Paglicci, pronto ad essere inaugurato ad horas.
All’appuntamento ovviamente ci saranno gli amministratori comunali, capeggiati dall’immancabile sindaco Luigi Di Fiore, accompagnato dal suo inseparabile consigliere delegato, Giuseppe Motta.
Dopo l’avvenimento seguirà la sagra “dé lu rute”, ideata e messa in atto da più anni dalla locale Polisportiva, che vedrà il suo svolgimento in Via Manzoni, luogo ubicato nei pressi di Piazza San Rocco, cuore vitale della cittadina.
Anche questo piatto, come quello delle altre sagre appartiene alla tradizione culinaria locale, quella con cui la gente più povera ‘faceva festa’ nei giorni più importanti dell’anno.
N.B. In fotografia, un momento delle passate corse.
Giornalista, scrittore e storico. Ha al suo attivo una cinquantina di pubblicazioni su tradizione, archeologia e storia locale.