Di seguito il bel video pervenutomi questa mattina, via face book. E’ un cortometraggio, ispirato alle bellezze architettoniche e paesaggistiche di Rignano Garganico, con accenni alle sue tradizioni e costumi e alla sua storia.
Ne è autore Michele Viola (classe 1942) e del suo gruppo facebook. Si tratta di un artista nato, specie nel campo del disegno e della ricostruzione in mini di tutto ciò che lo circonda, in termini di cose, di natura e di uomini. Da ragazzo amava disegnare ed era ritenuto uno dei più esperti a festeggiare gli attimi fuggenti dei propri compagni di giochi e trastulli prima e poi delle prime fiammate amorose. Era lui a disegnare il “pesce d’aprile” che si faceva recapitare assieme alle frasi d’amore e poesiole varie alle ragazze. Dopo si trasferì per ragioni di lavoro nel Capoluogo, dove si accasò e vive tuttora, vedovo, contento e felice. Lo è con il solo rammarico, la mancanza del suo paese, appunto, Rignano, al quale è assai legato. Di questi tempi di Coronavirus, lo stesso non è tanto dissimile dagli altri centri del Nord, deserto e silenzioso com’è, dove si fanno sentire di tanto in tanto i rintocchi della sola (prima ce ne erano parecchie, compresa quella grande) campana della rinascimentale Chiesa Matrice dell’Assunta. Lo è quando dà segnale della scomparsa di qualche persona cara. E qui accade spesso, perché la maggioranza assoluta dei suoi quasi 2000 abitanti è composta, infatti, da ultra sessantenni. Gli altri vivono al Nord, sin dalla gioventù e dal diploma delle scuole superiori e dall’incipienza di quelle universitarie. Michele si fa vedere spesso in paese, specie durante l’estate. Lo fa con qualche mostra sui suoi più recenti lavori, ispirati pure al “Presepe Vivente”, la classica manifestazione annuale sul tema. Riprendendo il discorso di cronaca va detto che è altrettanto bella ed avvincente la musica e la canzone che accompagna il predetto Video. È pure di un artista nato. Il riferimento è a Roby Facchinetti (classe 1944 di Bergamo, all’anagrafe Camillo Lorenzo Ferdinando Facchinetti), cantautore, compositore e tastierista italiano, noto principalmente per essere stato il tastierista dei Pooh. Entrato nel gruppo dal 1966, dopo pochi mesi dalla sua fondazione, sostituisce il tastierista inglese Bob Gillot, firmando per il gruppo alcuni dei più grandi successi discografici italiani. Nel marzo del corrente anno, durante la pandemia di CoVid -19, colpito dalla situazione nella sua città Bergamo, scrive il brano in parola, Rinascerò, Rinascerai. Lo fa con le parole del collega S. D’Orazio. La canzone, arrangiata da D. Bello diventa in pochi giorni la colonna sonora di moltissime iniziative sui social dirette a sostenere con i fondi raccolti l’ospedale “Papa Giovanni XXIII” del medesimo Capoluogo del Bergamasco. Ecco, comunque, il testo, contenuto peraltro nel video in questione: “Rinascerò /Rinascerai/Quanto tutto sarà finito/Torneremo a riveder lestelle/Rinascerò/Rinascerai/ La tempesta che ci travolge/Ci piega ma non ci spezzerà/Siamo nati per combattere la sorte/Ma ogni volta abbiamo sempre vinto noi/Questi giorni cambieranno i nostri giorni/Ma stavolta impareremo un po’ di più/ Rinascerò/Rinascerai/Rinascerò/Rinascerai/Abbracciati da cieli grandi/Torneremo a fidarci di Dio/Ma al silenzio si respira un’aria nuova/Ma mi fa paura questa mia città/Siamo nati per combattere la sorte/Ma ogni volta abbiamo sempre vinto noi…”. C’è di più. Per chi volesse approfondire la conoscenza del paese e della sua storia, sono da segnalare i seguenti libri di chi scrive e, gli ultimi due, col figlio Angelo: “Rignano tra pietre e segni della storia…”, Regione Puglia, 1999, 2009; Dal paese al mondo, Rignano, Araiani, 2006; Rignano – guida, 2008.
Giornalista, scrittore e storico. Ha al suo attivo una cinquantina di pubblicazioni su tradizione, archeologia e storia locale.