Meglio tardi che mai! Si potrebbe sintetizzare così l’ambito traguardo del diacono don  Mario Ardolino, classe 1975, ossia la sua definitiva nomina a presbitero o meglio a  “Sacerdos in Aeternum”, prevista il 14 agosto, alle ore 19,30, a San Severo.

La cerimonia, presieduta e celebrata in pompa magna  da mons. Giovanni Checchinato, vescovo e responsabile della Curia locale, avrà luogo nella Cattedrale “Maria SS. Assunta”, ubicata nel cuore storico della città. Dopo di che la cerimonia della Prima Messa, parimenti a quanto è avvenuto nel corso degli anni e dei secoli per tanti suoi colleghi compaesani, si ripeterà il giorno successivo, 15 agosto, con la medesima pompa e commozione nell’omonima e  bellissima Chiesa Matrice rinascimentale, ubicata nel cuore del centro storico, di origine e fattura medievale. Per di pi la medesima struttura si trova proprio di fronte alla sua abitazione, da dove fin da quando era in grembo alla madre, donna pia e religiosissima, aveva ispirato la vocazione tra gli alti e bassi della sua movimentata vita di ragazzo e poi di giovane, sempre pronto ad operare e a collaborare per la crescita culturale dei suoi concittadini. Terminate le scuole elementari, egli è ospite, come seminarista, per buona parte delle Medie, presso la Curia di Manfredonia, successivamente passata dopo tanti secoli alla competenza giuridica del vescovado in San Severo, Qui il giovane frequenterà le Scuole Superiori. Ma una volta terminati gli studi, rientrerà in paese, per decidere quale sarà il suo futuro. Dopo qualche anno, lo vediamo impiegato notte e giorno quale ‘sacrestano’ tutto fare, presso il Convento Santuario di Santa Maria delle Grazie, in San Giovanni Rotondo. Quello del futuro San Pio s’intende, dove per 11 anni pieni, parteciperà da protagonista, a tutte la manifestazioni a carattere religioso pubbliche o ristrette che siano, svoltisi durante quegli anni. Quasi quotidianamente tornava in paese, a condividere gli avvenimenti pubblici e gli affetti della famiglia. Dopo di ché, ad un certo punto, il richiamo vocazionale si fa sentire sempre più forte. Vuole ad ogni costo riprendere gli studi e diventare servo di Cristo per sempre. Dopo un breve noviziato, viene accolto come chierico in quel di Molfetta, dove compirà gli studi filosofici e di teologia prescritti all’uopo. Quindi, quale chierico viene mandato ad esercitare la sua missione preparatoria al servizio della Parrocchia di Torremaggiore. Al termine del suo partecipato ed esemplare servizio, viene Ordinato Diacono da mons. Checchinato. La cerimonia vede il suo svolgimento in pompa magna nella Cattedrale di San Severo, a cui partecipa con nutrito sentimento e commozione una folta schiera di compaesani. Gli stessi, ora ritorneranno in loco, anche se in numero più modesto per via delle prescrizioni anti – Covid, nella predetta Chiesa dell’Assunta. Tanto, per onorarlo non solo quale rappresentante del Cristo sulla terra, quanto perché lo vogliono tutti bene, trascinati come sono dalla sua sconfinata bontà ed empatia naturale. A capeggiare la nutrita comitiva ci sarà il parroco don Santino Di Biase e il suo vice don Antonio Gianfelice. Con ogni probabilità si andrà con i mezzi propri.La direzione e redazione della presente testata porge a Mario, antico e fattivo collaboratore,  il suo avvertito e caloroso  Ad Maiora!

 

N.B. Foto di repertorio di mesi or sono allorché fu ordinato Diacono.

 

Di Antonio Del Vecchio

Giornalista, scrittore e storico. Ha al suo attivo una cinquantina di pubblicazioni su tradizione, archeologia e storia locale.

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