
Ciao a Michele Scarano, anche da Rignano Garganico, dove la famiglia sammarchese è assai conosciuta. Lo è per il papà don Peppino, avvocato per antonomasia, scomparso qualche anno fa. Lo è per la mamma, farmacista, nonché per le zie Guerrieri che qui hanno insegnato alla scuola dell’obbligo, lo è ancor di più perché presso la sua farmacia hanno lavorato per un po’ anche giovani farmacisti di Rignano Garganico.
Lo scomparso era conosciuto, come ‘il farmacista buono’ in ogni dove. Lo era per via della sua gentilezza e bontà d’animo nell’accoglienza del pubblico, a prescindere dallo status socio-economico e professionale di ognuno. A ciascun richiedente assicurava puntualmente e con umiltà le sue pronte e piane spiegazioni su ogni farmaco e necessità terapeutica.
Ti accoglieva fin dall’uscio di Corso Matteotti con il sorriso educatamente abbozzato sulla bocca e ti offriva immediatamente il suo aiuto, nel contempo era pronto ad aiutare i collaboratori in ogni evenienza. Talvolta si sacrificava personalmente per permettere loro una maggiore libertà di azione.
Ha lottato fino all’ultimo per sconfiggere il male oscuro. Lo ha fatto con pazienza e credo e puntualmente con il sorriso stampato sulle labbra. Ed è così che se n’è andato in cielo, quando la vita e la famiglia gli dava ancora tante aspettative e soddisfazioni.
La direzione e la redazione della presente testata giornalistica, anche a nome e per conto di tantissimi rignanesi, esprime alla moglie e figli, alla sorella avvocata Carolina e al resto della famiglia, la più avvertita vicinanza. Addio, Michele, non dimenticheremo mai il tuo volto buono e la disponibilità professionale.

Giornalista, scrittore e storico. Ha al suo attivo una cinquantina di pubblicazioni su tradizione, archeologia e storia locale.