
Coronavirus. Caso San Marco in Lamis. Il defunto si chiamava F.G.; si sta valutando se mettere tutta la sua famiglia in quarantena.
L’ASL foggiana ha già iniziato a fare i primi campioni sul defunto. A quanto pare si tratterebbe di un paziente di 75 anni, tale R.G., che sarebbe venuto a contatto con tanti concittadini.
L’Azienda sanitaria locale di Foggia avrebbe avviato tutte le procedure per i tamponi ai familiari e a tutti coloro che hanno avuto contatti diretti con il defunto. A quanto si è capito si tratterebbe di un signore di 75 anni, tale R.G., che si sarebbe ammalato dopo una sua recente visita in Lombardia. Quindi il ceppo non è Garganico. Tamponi sarebbero stati fatti anche sul medico di famiglia e su sua moglie, su medici e infermieri che hanno avuto contatto con lui.
Non si sa più di tanto. Intanto il sindaco Michele Merla ha chiuso scuole, mercato ed annullato tutti gli eventi pubblici. Il problema reale è che l’uomo sarebbe venuto a contatto con più persone, il cui numero è imprecisato. Per cui si starebbero valutando tutti i suoi spostamenti.
Ovviamente la famiglia non sapeva del pericolo e l’allerta sarebbe arrivata troppo tardi alle autorità sanitarie preposte. Ne sapremo di più nelle prossime ore.
Qui in basso la comunicazione di Casa Sollievo della Sofferenza, ospedale di Padre Pio, che fa riferimento probabilmente al defunto di San Marco in Lamis.

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