Domani sera, 8 giugno, gran raduno alla Camera del Lavoro di Via della Repubblica, in Foggia. Tanto per la presentazione (ore 19,00 precise) del film di Lucio Dell’Accio su Luigi Pinto e la strage di Brescia.
Interverranno per l’occasione, oltre all’autore-regista, pure di questi luoghi, il segretario generale della CGIL di Capitanata, Maurizio Carmeno e il suo collega del medesimo sindacato ed incarico di Brescia, Francesco Bertoli. Coordinerà Geppe Inserra, il giornalista che più di ogni altro si interessò del tema. La strage, come si ricorderà, consumatasi in piazza della loggia, provocò un centinaio di feriti e ben otto morti, tutti sindacalisti della CGIL-Scuola. Tra questi c’era anche il venticinquenne insegnante foggiano Luigi Pinto (morirà tre giorni dopo).
La sua uccisione fu un duro colpo, oltre che per la famiglia, anche per l’intera città. Il giorno dei funerali, per rendere onore alla salma, si radunò un corteo di migliaia e migliaia di giovani, provenienti da ogni dove della provincia- Corteo che, dopo aver sfilato per le strade principali al grido di “A…ante, stessa bomba, stessa mano…”, si radunò in Piazza ad ascoltare i comizianti del momento.Poco prima erano accaduti gravi tafferugli sotto la vicina sede del Fronte Nazionale. C’era pure chi scrive, che assieme ad una folta delegazione di giovani socialisti di Rignano.
Tra l’altro, il compianto Carlo Battista, futuro segretario provinciale aggiunto della CGIL e Giovanni Novelli, segretario regionale dei braccianti e poi segretario provinciale della SPI del medesimo sindacato, dove di lì a poco sarei diventato l’addetto stampa ed animatore del movimento, allora diretto da Carmine Canneloga e Totonno Salvato, autore del libro autobiografico “A pietre e a pane”, curato dal noto letterato e critico sammarchese, Antonio Motta, amico ed estimatore ricambiato di Leonardo Sciascia. Non a caso è dedicato al grande scrittore siciliano, il ‘suo’ centro culturale locale.
Il lungometraggio odierno, intitolato “Scena di una strage” è la riduzione di una precedente edizione dal medesimo titolo e contenuto, ma assai prolisso e valido solo per gli specialisti. Al contrario quello odierno, più snello e leggibile, è destinato al grosso pubblico. Peccato che siamo ancora in pandemia! Per cui della visione ne beneficerà un pubblico ristretto, regolarmente immunizzato e per di più prenotato a tempo debito. Domani invece la visione potrà essere indirizzata a scopo educativo alla scuola e proiettata nei Cinema.
Da segnalare che il valente regista in parola è autore anche di un filmato ebook “L’istante della caduta” , il film possibile, edito da poco, che vede come protagonista assoluto, un amico comune. Il riferimento è al grande pittore Lorenzo Scarpiello, scomparso nel 1986, proprio a Rignano Garganico. Come risaputo la strage di Piazza Loggia fu forse la più perfida nella storia dello stragismo italiano e della cosiddetta strategia della tensione, non ancora dipanata in tutti i suoi misteri, compresi quelli legati all’uccisione di Moro e della sua scorta. Complimenti all’autore-regista!
N.B. Nella foto di Antonio Pipino, già mio collega a La Gazzetta, la piazza gremita di 47 anni fa.
Giornalista, scrittore e storico. Ha al suo attivo una cinquantina di pubblicazioni su tradizione, archeologia e storia locale.