La piana di Rignano Garganico sott’acqua come nel settembre del 1980 e 1982.
Parimenti alcuni centri del Gargano e parecchie masserie della piana sottostanti sembrano disastrati ed isolati da Dio e dagli uomini in ogni dove, con interruzione elettrica a ripetizione. Altrettanto i cellulari i cui contatti saltano in ogni momento, impedendo la comunicazione corretta tra le persone in cerca di notizie e le aziende impegnate nelle diverse attività
Il Candelaro è straripato in diversi punti, causando allagamenti lungo tutta la pedegarganica e impedendo totalmente il traffico di qualsivoglia automezzo. Per cui risultano isolate, come accennato, parecchie masserie, di questi tempi assai affollate per i lavori in corso di raccolta e lavorazione di diversi prodotti, a cominciare dai cerealicoli per finire ai pomodori, ai broccoletti, agli asparagi, ai peperoni, alle melanzane,agli ortaggi vari e a quant’altro.
Oltre a cose e fabbricati, si temono danni anche agli allevamenti e alle persone. “Mai danni così gravi – ci dice il vice sindaco Giosuè Del Vecchio – nella sua duplice funzione di agricoltore – amministratore con le lacrime agli occhi.
Insomma,Rignano è isolato da sopra e da sotto. Stiamo attendendo notizie precise e speriamo una conta dei danni minore di quanto i nostri occhi e le notizie scarne lasciano intravedere.
N.B. La piana vista da Rignano G. Est
Giornalista, scrittore e storico. Ha al suo attivo una cinquantina di pubblicazioni su tradizione, archeologia e storia locale.